La festa di Alice nella Marranella è l'occasione in cui celebrare l'incontro tra persone che condividono lo stesso territorio.
Una vera e propria celebrazione dell'incontro, del rispetto e delle differenze. Perché se due persone si incontrano, per riconoscersi come individui differenti e degni entrambi di essere "qui" e "ora" si devono guardare.
Lo sguardo che contempla l'altro fa emergere il suo diritto a essere qui e la sua importanza di essere unico e indispensabile.
Per tutte queste ragioni è stato fondamentale partecipare al laboratorio di preparazione "il volto dell'altro" al centro Miguelim di Asinitas, un laboratorio nel quale gli studenti, i volontari e i cittadini si sono presi il lusso di guardarsi a lungo negli occhi. Ritrarre l'altro per dare spazio e voce e ricevere altrettanto dal ritratto che l'altro ha fatto di noi.
Osservarsi per capire quanto il nostro viso, e quello degli altri, racconti di noi e sappia ascoltare i racconti altrui.
Alla festa poi tutti i ritratti sono stati esposti insieme come appartenenti a una comunità nella quale ci si rispetta, ci si conosce, ci si capisce, perché ci si guarda attentamente.