Si è conclusa con il dono di una scultura al Capo della Polizia Franco Gabrielli la prima esposizione di Fasasi, artista rifugiato nigeriano. La mostra promossa da In Migrazione, inserita nell'ambito della Giornata mondiale del rifugiato #WithRefugees dell'UNHCR, ha visto la partecipazione in tre giorni di centinaia di visitatori. Quindici opere d’arte autobiografiche sul pericoloso viaggio affrontato nel Mediterraneo. Sculture in terracotta dipinta che raccontano la paura e la sofferenza, ma anche la gioia e la speranza dell’arrivo in un luogo sicuro dove poter riprendere il filo della propria vita.
A Roma è stato ospitato nel Centro d’accoglienza Casa Benvenuto dove Fasasi è entrato in contatto con una parte sana della città che gli ha permesso di crescere umanamente ed artisticamente per ricominciare a scolpire. La pittrice Lena Salvatori, la scultrice Lu Tiberi e Paolelli Passione Ceramica (Laboratorio d'arte, vera e propria istituzione a Roma) lo hanno sostenuto permettendogli di affinare le tecniche di realizzazione e di scoprire un mondo nuovo di relazioni sociali.
Fasasi ha così scoperto Roma e il suo immenso patrimonio artistico, da cui è rimasto affascinato. Così nelle sue sculture l’arte classica si è fusa con lo stile del Paese d’origine. Un sodalizio armonioso dove il movimento impetuoso del mare si fonde con le forme rassicuranti dei drappeggi; dove le persone che chiedono aiuto in mare si uniscono in un movimento unico con i soccorritori che li traggono in salvo.
Tutti i ricavati della vendita delle sculture sono utilizzati per finanziare "RifugiArti" che In Migrazione realizza in collaborazione con Fasasi. Un progetto teso a sostenere talenti tra i rifugiati garantendo loro uno spazio protetto di crescita e sviluppo di un futuro attraverso l’arte.
Per informazioni sul progetto e sulle opere di Fasasi: info@inmigrazione.it