L'Espresso
Il caporalato non si ferma: basta sikh, i nuovi schiavi nei campi sono i migranti
I Caporali in provincia di Latina arruolano richiedenti asilo: ancora una delle conseguenze connesse alla cattiva accoglienza. Centri dove le persone mangiano e dormono, senza servizi capaci di coinvolgere i richiedenti asilo e senza una puntuale conoscenza di cosa fanno le persone accolte.
Così in provincia di Latina i richiedenti asilo vengono reclutati dai caporali per lavorare con ritmi infernali e stipendi da fame. Un modo da parte di alcuni imprenditori agricoli (che così schiacciano la parte sana dell'economia pontina) per sostituire l'esercito di braccianti Sikh, dopo che hanno alzato la testa e ottenuto qualche diritto in più, con l'ultima frontiera della disperazione: i profughi.
Due bellissimi articoli, ai quali In Migrazione ha collaborato, raccontano questo inedito fenomeno. Una nuova frontiera del caporalato, conseguenza anche di un sistema di accoglienza che non riesce ancora a garantire la qualità necessaria.
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